Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
Di Sidone. Bella e dilettevole istoria è questa che si rappresenta in questa prima medaglia che è dell’Auditore Antonio Augustino [...] il che mi fa pensare che per la donna si rappresenta Europa dea, figliuola di Agenore re de’ Phenici, et il volto dell’uomo sia representato per Tauro overo Giove che la rapì, e la galera significa ancora come con l’armata con che Giove rapì essa giovane e portolla in Creti insola nella città di Gortyne, e facendola cercare Agenore da Phenice e Cadmo, e non trovandola fu come dea relata in cielo, e come nei segni della medaglia si vede dalla terra adorata o per Venere Generante, e la chiamarono dea Servatrice. Dicono che ’l robbatore, secondo dice Eustathio, fu tauro re di Cretesi. Questo è quanto per ora posso dire delle cose che vi si sono sculpite circa la piana istoria. Ma secondo la favola che viene scritta da Ovidio, e da Diodoro Siculo e da Apollodoro, Giove trasformato in tauro la rapì, mentre ella coglieva fiori con l’altre donne in questo modo presso ’l litto [...].
p. 15
[c. 22v]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 1), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 1
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023