Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
Nella più parte dell’invenzioni che si trovano ne’ rovesci della testa di Antioco sono imagine di Apolline, il qual dio come si vede in questa medaglia che ora è di messer Iacovo Strada Mantuano, dove quel dio siede sopra una cortina o vogliamo dire sovra un coperchio di un tripode: colla sinistra mano tiene l’arco e colla destra una saetta col carcasso voto di saette appiedi gittato, e davante poi è la nottua, segno di Minerva sorella di esso Apollo, imagini tutte della virtù dell’armi e delle lettere, che fanno la umanità saggia e prudente. Ora, che nella medaglia d’Antioco ce sia per rovescio Apolline non è fuor di proposito, del che tale origine si legge presso di Iustino al libro quinto decimo parlando di Seleuco. Dice egli fu virtù chiara e origine maravigliosa, con ciò sia che Laudice, sua madre, essendo già maritata ad Antioco nobil conduttier tra li capitani di Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, la quale veddé in sogno essersi ingravidata da Apolline, e di tal gravidanza aver avuto per dono da quel dio un anello e nella cui gemma era sculpita un’ancora, e che fu commandato che cotal dono presentasse al figliuolo che aveva a parturire, e cotal sonno el fece molto più maraviglioso, ché l’anello qual il giorno seguente con la medesima scultura fu ritrovato nel letto e con la figura dell’ancora inciso, e più dì al parto nacque Seleuco col medesimo segno dell’ancora nella coscia [...].
Nella più parte dell’invenzioni che si trovano ne’ rovesci della testa di Antioco sono imagine di Apolline, il qual dio come si vede in questa medaglia che ora è di messer Iacovo Strada Mantuano, dove quel dio siede sopra una cortina o vogliamo dire sovra un coperchio di un tripode: colla sinistra mano tiene l’arco e colla destra una saetta col carcasso voto di saette appiedi gittato, e davante poi è la nottua, segno di Minerva sorella di esso Apollo, imagini tutte della virtù dell’armi e delle lettere, che fanno la umanità saggia e prudente. Ora, che nella medaglia d’Antioco ce sia per rovescio Apolline non è fuor di proposito, del che tale origine si legge presso di Iustino al libro quinto decimo parlando di Seleuco. Dice egli fu virtù chiara e origine maravigliosa, con ciò sia che Laudice, sua madre, essendo già maritata ad Antioco nobil conduttier tra li capitani di Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, la quale veddé in sogno essersi ingravidata da Apolline, e di tal gravidanza aver avuto per dono da quel dio un anello e nella cui gemma era sculpita un’ancora, e che fu commandato che cotal dono presentasse al figliuolo che aveva a parturire e cotal sonno el fece molto più maraviglioso, che l’anello qual il giorno seguente con la medesima scultura fu ritrovato nel letto e con la figura dell’ancora inciso, e più di al parto nacque Seleucho col medesimo segno dell’ancora nella coscia [...].
Nella più parte dell’invenzioni che si trovano ne’ rovesci della testa di Antioco sono imagine di Apolline, il qual dio come si vede in questa medaglia che ora è di messer Iacovo Strada Mantuano, dove quel dio siede sopra una cortina o vogliamo dire sovra un coperchio di un tripode: colla sinistra mano tiene l’arco e colla destra una saetta col carcasso voto di saette appiedi gittato, e davante poi è la nottua, segno di Minerva sorella di esso Apollo, imagini tutte della virtù dell’armi e delle lettere, che fanno la umanità saggia e prudente. Ora, che nella medaglia d’Antioco ce sia per rovescio Apolline non è fuor di proposito, del che tale origine si legge presso di Iustino al libro quinto decimo parlando di Seleuco. Dice egli fu virtù chiara e origine maravigliosa, con ciò sia che Laudice, sua madre, essendo già maritata ad Antioco nobil conduttier tra li capitani di Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, la quale veddé in sogno essersi ingravidata da Apolline, e di tal gravidanza aver avuto per dono da quel dio un anello e nella cui gemma era sculpita un’ancora, e che fu commandato che cotal dono presentasse al figliuolo che aveva a parturire e cotal sonno el fece molto più maraviglioso, che l’anello qual il giorno seguente con la medesima scultura fu ritrovato nel letto e con la figura dell’ancora inciso, e più di al parto nacque Seleucho col medesimo segno dell’ancora nella coscia [...].
Nella più parte dell’invenzioni che si trovano ne’ rovesci della testa di Antioco sono imagine di Apolline, il qual dio come si vede in questa medaglia che ora è di messer Iacovo Strada Mantuano, dove quel dio siede sopra una cortina o vogliamo dire sovra un coperchio di un tripode: colla sinistra mano tiene l’arco e colla destra una saetta col carcasso voto di saette appiedi gittato, e davante poi è la nottua, segno di Minerva sorella di esso Apollo, imagini tutte della virtù dell’armi e delle lettere, che fanno la umanità saggia e prudente. Ora, che nella medaglia d’Antioco ce sia per rovescio Apolline non è fuor di proposito, del che tale origine si legge presso di Iustino al libro quinto decimo parlando di Seleuco. Dice egli fu virtù chiara e origine maravigliosa, con ciò sia che Laudice, sua madre, essendo già maritata ad Antioco nobil conduttier tra li capitani di Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, la quale veddé in sogno essersi ingravidata da Apolline, e di tal gravidanza aver avuto per dono da quel dio un anello e nella cui gemma era sculpita un’ancora, e che fu commandato che cotal dono presentasse al figliuolo che aveva a parturire e cotal sonno el fece molto più maraviglioso, che l’anello qual il giorno seguente con la medesima scultura fu ritrovato nel letto e con la figura dell’ancora inciso, e più di al parto nacque Seleucho col medesimo segno dell’ancora nella coscia [...].
Nella più parte dell’invenzioni che si trovano ne’ rovesci della testa di Antioco sono imagine di Apolline, il qual dio come si vede in questa medaglia che ora è di messer Iacovo Strada Mantuano, dove quel dio siede sopra una cortina o vogliamo dire sovra un coperchio di un tripode: colla sinistra mano tiene l’arco e colla destra una saetta col carcasso voto di saette appiedi gittato, e davante poi è la nottua, segno di Minerva sorella di esso Apollo, imagini tutte della virtù dell’armi e delle lettere, che fanno la umanità saggia e prudente. Ora, che nella medaglia d’Antioco ce sia per rovescio Apolline non è fuor di proposito, del che tale origine si legge presso di Iustino al libro quinto decimo parlando di Seleuco. Dice egli fu virtù chiara e origine maravigliosa, con ciò sia che Laudice, sua madre, essendo già maritata ad Antioco nobil conduttier tra li capitani di Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, la quale veddé in sogno essersi ingravidata da Apolline, e di tal gravidanza aver avuto per dono da quel dio un anello e nella cui gemma era sculpita un’ancora, e che fu commandato che cotal dono presentasse al figliuolo che aveva a parturire e cotal sonno el fece molto più maraviglioso, che l’anello qual il giorno seguente con la medesima scultura fu ritrovato nel letto e con la figura dell’ancora inciso, e più di al parto nacque Seleucho col medesimo segno dell’ancora nella coscia [...].
p. 33
[c. 96r]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 1), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 1
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023