Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
[...] Il grifone capo [vacat]. Presso di quest’altro rovescio di Antonino Pio imperadore si vede un grifone, overo ucello composto di più forme, col corpo e piedi di leone, col collo di belva marina, con la testa di aquila con le orecchi di cane, con le ali d’ucello, con un timpano tra li artigli, il qual rovescio avemo veduto a quattro imperadori, al sudetto Antonino, a Severo, a Gordiano et a Diadomeniano figliuolo di Opellio Macrino Cesare, e tutti sono secondo l’han usato quei di Tomi città, come qui si vede disegnato. Il grifone invero è sacro simbolo del Sole, perché viene formato per la velocità di quel pianeta e perché fa varii effetti nell’animali terreni, come etiandio è sacro anche a la natura generante, secondo si vede nell’antiche sculture, posto appié di essa dea, come fanno ad Apolline. Presso di questa dimostra al mio giudizio la doppia natura de la terra che in tutte le terrestre forme mediante la propriettà del Sole ella corresponde secondo il comandamento del Salvatore e Creatore nostro, nel qual corpo o vero in tutta la forma ci denota gli animali e gli uccelli et il vitto cotidiano, la prestezza de le cose che sopra di essa volano e caminano; il timpano che tiene tra le zampe significa i venti inchiusi che si generano e che soffiano dentro e fuori de la terra [...].
p. 38
[c. 141v]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 1), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 1
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023