Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
Di Damasco città [...]. Di questa patria fu quel santissimo uomo Giovan Damasceno miracolosissimo santo, a cui per la innocenzia sua, essendogli stata per calunnia tagliata la mano destra e posta in piazza, quando gli fu portata si congiunse nel braccio come mai fusse stata da quello lontana. Tanto ebbe fora la fede in cui egli si fidava che lo avea creato, col suo divino miracolo a tutti si dimostrò come un sole splendido, et aiutato dalla divina pietà che mai non manca a chiunche con pura fede l’osserva e ’l chiama e l’adora, e da lui conosce il bene de la vita e dell’anima, e l’eternità sua di vedere quel lume che ha fatta la luce che sempre è stato e serà eternamente padre creatore e ricreato
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