Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
Di Lamia città [...]. Lamia, alla greca ΛΑΜΕΙΑ, è nome di monte nell’Arcadia, secondo dice Parthenio, presso di Stefano [...]. Lamia è ancora nome di città, di cui scrive Plutarco nella vita di Photione, parlando di Leosthene fatto capitano degli Ateniesi contra Beoti, nella cui impresa nella prima affrontata furono rotti i Beoti, e nella fuga Antipatro si serrò in Lamia città, per la qual vittoria gli Ateniesi per tutte le città ferono giuochi e feste e spettacoli diversi, e nelli tempii sacrificii e supplicazioni, et agli dei benefattori renderono grazie. Così, dunque, questa moneta di argento puro d’una drachma e mezza di peso è moneta di questa tal città degli Arcadi, dove dal dritto è la effigie di Diana Lamiate, e per rovescio la Vittoria, che siede sopra scudi, con una mano porge una corona e con l’altra tiene una palma. Ma qual sia la vera cagione di ciò non ho trovato cosa certa. Basterà sin qui avere posta fedelmente ritratta, secondo me l’ha mostrata il signor Molza poeta.
p. 66 [c. 305r]