Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
Di Casium [...]. Casio overo Casium è città di Aegypto, molto famosa per li mantelli che vi si tessevano, bellissimi, chiamati presso de’ Graeci ΙΜΑΤΙΑ. Qui per questo rovescio di Hadriano imperadore si vede come vi adoravano Iside e Serapide suo marito. Iside è quella donna che ha nella destra mano il sistro e nella sinistra il scettro colli raggi in testa, e col corpo del sole in fronte, come ha parimente Iside quello della luna, et appiedi il cane con tre teste, le quali hanno da essere, secondo scrive Macrobio, di tre diversi animali, di leone, di cane e di lupo. Perché credettero esser il medesimo dio che è Iove Stygio, o vogliamo dire infernal Plutone, e fu adorato il suo membro virile come a dio della natura generante, detto da Greci Priapo. Il pino secondo veggiamo nelli antichi sacrificii era sacro ad Iside, ad Aesculapio et a Priapo. La imagine che è tra uno e l’altro dio col corpo di leone, col volto di vergine, significa la intelligenzia dell’inundazione del Nilo, per cui si fa lo Egitto fertile, essendo inundato tra ’l segno del Leone e della Vergine. La medaglia della quale s’è fatto il ritratto è di Agnelino da Terni, mazziere del nostro signore Giulio papa terzo. [...]
p. 68 [c. 314r]