Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 2)
Diadema overo diademata non è altro che una fascia bianca regale corona, come scrive Iustino, perché questa benda bianca et il scettro faceva il segno della magestà del re; e che diadema sia uno legame ce lo dimostra la istoria di Pompeio, il quale portando un ligaccio alla gamba fu, quasi come d'un certo regale augurio, detto che portava nella gamba il regale diadema, e ch'era atto a potere diffendere la Repubblica. [...] E finalmente dall'imperadori di tempi più bassi, come dice Zosimo, furono usate in cignere il capo, e come si vede sono ornate di perle e di gemme nelle medaglie, e sì come da principio fu bianca e pura in quei tempi corrotti dell'imperio romano furono di gemme e di oro [...].
Della Cidaris e tiara, capo CVIII. Cidaris è il medesimo che è Mithras, cioè lucido e splendente capello alla persiana, fatto quasi alla similitudine del corno del duce di Vinezia. Fu da tal sorte di capello detto il Sole alla persiana, come si può vedere nell'abito dei re di Persia. Fu detto Mithra il Sole da' Persiani, come dice Acrone, il quale dipignevano talvolta col volto di leone e nel medesimo animale, come discrive Macrobio, et ha un tauro che è la figura della Luna sotto di ginocchia, e lo preme per le corna. Egli col mantello con la veste e con li calzoni alla regale e militare usanza di re di Persia porta la tiara, cioè il detto cappello largo da piedi e stretto e ritorto in cima [...].
p. 26
[c. 48r]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 2), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 2
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023