Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 2)
Della veste di oro, capo CXLII. Scrive Verrio appresso di Plinio al libro trentatre al libro terzo, che Tarquinio Prisco re di Romani triomfò vestito di oro. Si trova presso di poeti e di historici che 'l triomfante li avea le veste purpuree tessute con oro. Alexandro Magno si vestì alla persiana, con veste d'oro dopo che ebbe superato Dario, ma prima andava positivamente. Attalo re usò anche esso le veste da lui dette Attaliche, della cui suntuosità lui ne fu auttore, come dice il sudetto Plinio. Iuliano Aposteta come dice Ammiano Marcellino ebbe la purpura di oro e, perché vestiva in panni d'oro, solea dire avertendo i gravi pesi dell'imperio: io ho compra la morte in panni d'oro, perché costui fu fatto imperadore con ogni sorte di vizio, e lui il conosceva, ma pensando di potere far qualche cosa con la sua prudenza, Iddio il castigò con la sua divina permissione. Si vede chiaramente nell'antiche medaglie dal tempo di Gallieno imperadore, cominciarono le veste lavorate e scolpite et in luogo della laurea portavano in testa bende carriche di perle e di gemme preciose, et aveano le veste assai bene affeminate.
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