Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
Chi si mutò in cervo. Acteone [...] figliuolo di Aristeo e di Autonoe, figliola di Cadmo, fu convertito in cervo da Diana, perché nel fonte nuda l’avea veduta, secondo scrive Ovidio nel terzo della Metamorphose. Questo nepote di Cadmo fu nel vero ucciso e, perché andava vestito di pelle di cervo, fu dai suoi cani istessi lacerato, come dice Apollodoro, che furono cinquanta cani. Diana si mutò in cerva per vincere nel corso chiunche con lei faceva a correre, il che denota che essa più che niuno pianeta è velocissima nel suo moto. Iuvenco fu anch’esso mutato in cervo.
p. 126
[c. 201r (=p. 395)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023