Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
[...] Si trovano per Roma molte statoe di Priapo di bronzo e di marmo. Di bronzo sono più frequente, massime quelle che sono vestite con una certa veste longa che gli penne largamente dalle parti di dietro, con le parte davante scoperte, avendo la veste raccolta in mano, e porta nel grembo frutti d’ogni sorte, et il grembo sostenuto dal suo membro virile, et in testa porta un panno per cappello cinto e repiegato. Alcune altre imagini simile alla detta hanno la barba pettinata e tagliata para e dritta, alcune l’hanno longhe e divise in due parti accute, e le guancie pelate. Alcuni l’hanno fatto di faccia quasi vecchio con membro grande che avanza ogni altra mesura de suoi membri, e sono di quelli che hanno forma di fanciullo che tenesse dritto un smisurato membro. Nell’antichità del Molza si vedeva una imagine di Priapo vestita, di veli tanto sottili che ’l membro suo, quantunque fosse coperto, pare nudo e discoperto, e nel grembo tiene frutti et uno amore assiso che gli faceva carezze toccandogli la barba e dui altri amori che gli alzavano i panni davante, gli entrano sotto come a remirar il membro. Scrive Suida che in Egitto fu fatto Priapo in forma di uomo, che teniva con la mano destra un scettro, come ch’ei sia signore di ciò che nasce in questo mondo, e con la sinistra teniva il suo gran membro diritto, quasi volendo dare a intendere che per lui il seme
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