Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
ferito sotto la mammella, con mirabile artificio lavorata [...]. Odiernamente dentro le antiche rovine delle Terme Costantiniane si vedono due effigie colosse, imagini di esso Alexandro, di marmi che sono tutte nude in atto di frenare cavalli, l’una volta il viso al cavallo, con la mano sinistra tiene il freno, e l’altra frena l’altro cavallo con la mano destra, le cui imagini hanno appiedi ciascuna una corazza da armare. Il cavallo che ciascuna ha è alla imitazione di Bucefalo, il quale gli fu sì caro che essendo morto al fiume Indo da Poro re, egli l’onorò di ornata sepultura, et edificò una città e la chiamò Bucephala. È nel vero in dette imagini la faccia di Alexandro di un formoso giovane senza peli in barba, con capelli longhi e cinti di regale benda, come ancora si vede nelle medaglie stampate dal commune di Macedonia.
p. 153
[c. 437r (=p. 466)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023