Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
[...] Quantunque Marziano in questa imagine rappresenti la qualità dell’aere, assai bene apparente, e quello che da lei viene, nondimeno quando Esiodo vole mostrare la lucidità di Giunone, le figne le scarpe avere tutte fulgente d’oro, et Appuleio la discrive tutta bella, di faccia onesta e pulchra, col capo cinto di bianca diadema, con lo scettro in mano, accompagnata da Castore e Polluce, i quali aveano l’elmi in capo con una stella in cima, che rappresentano le due fiamelle che sempre nell’irate e tenebrose tempeste cascano dall’aere
p. 166
[c. 257v (=p. 508)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023