Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
[...] Ora lasciando da parte la mistica contradizzione della verità, attenderemo solo alla fisica et alla imagine, vedendo le cause e ragioni per quali effetti par che fusse la mente de’ gentili di fare tante infinite imagini, di tante contrarie varietà de loro vanità, false e buggiarde, e secondo quelle furono dipinte così le dimostrerò, come memoria locale di tenere a mente gli effetti di natura, che con esse si scrivono e si porgono per fare l’intelletti capaci et abondanti di invenzioni e di cose demostrative d’un certo ammaestramento, acciò che i pittori e gli altri belli ingegni vaghi delle simulazioni che demostrano cose di uomini eccellenti, per ciò che se esse sono profane e di gentili ci serviranno per traslazione, per figure demostrante alcuni effetti, che ogni ora l’uomo ne ragiona a certi propositi e caggioni dell’azzioni umane, mostrando per quelle l’ore, le stagioni, i momenti, l’azzioni, i mesi e gli anni, e le loro appartenenzie et effetti e passioni, e finalmente l’educazione degli uomini e la imaginazione loro simbolicamente, secondo gli effetti che hanno causati tanti infinità di dii e delle dee, così adoprando la esposizione sua, a quei che si dilettano di guerra se gli porrà davante li simbuli di quello che sono stati in tal arte valorosi, e adorati per dei per la grande sua virtù o sorte che gli ha guidati; et a quelli che sono per delettarsi di caccia, se le esporranno li dei de la caccia; et agli uomini dati ad intendere il corso celeste, quelle figure che fanno a loro proposito e così ad altri altre cose simili, secondo si ricercheranno. E questo avemo raccolto insieme perché non si vadino cercando altrove quel che si può sapere in un solo luogo, avendo io raccolto da molti e diversi auttori e da altre opere antiche che sono in marmi et intagli di pietre preciose e di monete, ove le imprese et i fatti dell’antichi si scorgono, piene de infiniti bei pensieri, le quali adoprate da alcuni sani intelletti possano se non altro recare una certa commodità et onesta pittura da ornare i palazzi e le ville, et esprimere li loro pensieri, che adu-
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