Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
gli uomini prodenti ne fanno il buono acquisto, come fece Perseo, che lo acquistò e portò seco il capo de Medusa, e del sangue che usciva da quello nacquero i serpenti e ne impì tutta la Libia e la Aethiopia, e l’altre parti della terra che vuole dire in ciò avere pieno il mo[n]do di uomini desiderosi di acquistar quella virtù che è superiore a tutti li effetti umani, e con lo medesimo capo acquistò il ceto marino detto belva, che voleva devorare Andromeda, a esso mostro destinata, la quale prese per moglie, cui egli generò Perse che fu re delle parti persiane, da lui chiamato il regno di Persia, e per avere acquistato il dominio di Phorco disse che ’l sangue di Medusa generò il cavallo con le ale e volò in cima del Parnaso e dell’Helicone, che è la fama di Perseo, sparsa dalle Muse per tutto della sua virtù degna di essere posta in cielo, come sono degni tutti di essere inalzati quegli i quali amano l’acquisto del sano intelletto e lo accompagnano con le Muse e con le buone arti delle immortali discipline, come fu desideroso di ciò Bellerophonte il quale cavalcò il Pegaso dopo che egli ebbe acquistato la chimera che predava la Lydia [...].
p. 196 [c. 326r (=p. 645)]