Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
, perché Giove si è detto dimostra il principato e ’l regimento, le Grazie la Giustitia, Hilarità e Pace e la Legge, le Hore dispensatrice delle cose che l’anno e le stagione muovono e dispensano. Trovasi scritto nel sesto libro di Diodoro Siculo che Hyperione fu colui che per avere osservati li corsi de’ pianeti, Sole e Luna e l’altre stelle, divise anco il tempo in Hore, onde padre è reputato delle stelle. [...] Alcuni altri hanno fatte le Hore con le ale di ucello senza niuna cosa in nelle mani, se non il pigliarse per mano in giro
p. 21
[c. 24v (=p. 44)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023