Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
sì come avemo veduto nella medaglia di argento di Nerva imperatore; la falce che ella tiene in mano et il fascio delle spiche ne dimostra la metitura e li raggi che ha in testa et il serpe i tempi caldi ne’ quali si metono le biade, quando più il sole riscalda sopra della terra. A queste due Fortune furono dedicate colonne nel Circo Massimo, dette Metie e Setie, secondo scrive Tertulliano contra gentili. Quivi erano consecrate perché fusseno nei giochi circensi onorate, come erano reveriti Giove, il Sole, la Luna, Marte, Saturno, Venere, Mercurio, Castore e Polluce, Neptuno cavaglieri, Conso dio de’ consigli, la Tutela e la Vittoria, che sono le potenzie delle cause per essi figurati e con questi la natura generante detta Iside e l’Oceano.
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