Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
sì come avemo veduto nella medaglia di argento di Nerva imperatore; la falce che ella tiene in mano et il fascio delle spiche ne dimostra la metitura e li raggi che ha in testa et il serpe i tempi caldi ne’ quali si metono le biade, quando più il sole riscalda sopra della terra. A queste due Fortune furono dedicate colonne nel Circo Massimo, dette Metie e Setie, secondo scrive Tertulliano contra gentili. Quivi erano consecrate perché fusseno nei giochi circensi onorate, come erano reveriti Giove, il Sole, la Luna, Marte, Saturno, Venere, Mercurio, Castore e Polluce, Neptuno cavaglieri, Conso dio de’ consigli, la Tutela e la Vittoria, che sono le potenzie delle cause per essi figurati e con questi la natura generante detta Iside e l’Oceano.
p. 44
[c. 60r (=p. 113)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023