Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
[...] La Fraude etiandio Lodovico Ariosto la discrive e dalla Discordia la fa mostrare adito di questa guisa, dicendo in una delle sue stanze:
Un umil volger d’occhi, un andar grave,
un parlar sì benigno e sì molesto,
che pareva Gabriel che disse Ave.
Era brutta e diforme in tutto il resto,
ma nascondea queste fattezze prave
con lungo abito e largo, e sotto quello
attossicato avea sempre il coltello.
[...].
p. 59
[c. 82r (=p. 157)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023