Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
nesi, tolta delle sudette Antoniane, la quale è un’opera di un sasso solo che contiene l’amicizia di Teseo e Pirithoo compagni di Ercole, del tauro maratonio il quale rovinava tutto il paese di Euristheo, uscito dal mare, il quale non potendosi adomare, né farlo fermare, Ercole finalmente lo ligò e lo fece arare la terra, o pure lo sacrificò. In questo sasso dunque sono più figure: principalmente v’è un tauro ferocissimo, che dui giovani l’hanno preso per l’inanzi, e li sono attorno per ligarlo, che l’uno è Teseo e l’altro è Pirithoo, i quali sono gnudi, con alcuni mantelletti in le spalle all’usanza militare, sì come si dipignono gli uomini eroici. Da una parte è assisa in terra del monte una donna, con li tyrsi e cestella di Bacco appiede, vestita di tunica e di mantello sottilissimamente lavorati, la quale secondo i segni egli è Ariadna figliuola di Minoe, la quale rapì Teseo quando vinse in Creti nel labirinto il Minotauro, e per questo Minoe ebbe in grazia da Neptuno che mandasse il tauro a rovinare il paese d’Atene, e non potendosi così facilmente scacciare fu da Ercole adomato. E questo rappresenta l’Ariadna. [...]
p. 78
[c. 113r (=p. 219)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023