Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
De Minerva overo Pallas Gorgona. [...] Si suol dipingerla armata perché, come dice Fulgenzio, significa la vita contemplativa e la sapienza, come Iuno la vita attiva e Venere dea de’ piaceri, e per questo hanno i poeti finto che sia nata da la cima del capo di Giove, perciò che il nostro ingegno e la mente è collocata nel cervello [...]; le pongono al petto la Gorgone che è una faccia de donna con dui serpi che la circundano, e le ale al capo, che è imago sgomentativo, perché l’uomo savio porta seco nel petto sgomento e terrore potentissimo contra tutti i suoi adversarii. [...]
p. 8 [c. 7r (=p. 9)]