Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
Di Giove Custode. Giove Custode è alquanto varia la sua figura dal Panellenio e dall’altre statoe di esso re, perché, come veggiamo nella medaglia di Adriano che tiene in vendita Quintio antiquario, è in questo modo: egli ha l’ordinaria effigie, barbato e capillato, e riguarda in faccia tutti quelli drittamente che lo guardano. Il quale sta impié, con la destra mano tiene il fulmine, con la mano sinistra appoggiata al fianco suo istesso ove ha raccolto il suo mantello istesso, che ha attorno ripiegato e gittato su la spalla sinistra, perché dall’obellico in giù con le gambe coperto da esso mantello, che è il pallio all’usanza greca, quadrato, et ha impiedi i sandali impiedi che è una sorte di pianelli col suolo grosso, con poca cosa di copertura de sopra, perché ha alcuni corregioli per suoi sostegni, tanto che demostra quasi, anzi tutti i piedi gnudi, e l’uno e l’altro braccio è ignudo al petto scoperto, come è quella gran statua di marmo pario che è nelle delizie del giardino del signor donno Hippolito da Este secondo cardinal di Ferrara, nel giardino che è nel colle Quirinale o vogliamo dire Monte Cavallo, il quale è simile a quello della medaglia che ha scritto attorno IUPPITER CUSTOS [...].
p. 93
[c. 128v (=p. 250)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023