Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Parigi)
Tempii de la Bona dea. Bona dea, secondo dice Macrobio nel primo de' Saturnali, è la medesima dea che è Maia madre di Mercurio, et è la medesima che è Opis cognominata divina, et essa è Tellure, cioè la Terra, et essa vogliono che sia Fauna, e secondo i Greci è la istessa dea che è Iside, e la Madre Phrygia. Il tempio suo fu di veneranda santimonia a Roma, sul colle Aventino, come dice Plutarco Cheroneo, nella vita di Cicerone, e parimente il dice Ovidio nelli Fasti, e del medesimo scrivono Varrone e Publio Vittore nella Regione de Roma dell'Aventino, e Livio. Il cui tempio è fama tra' moderni che fosse dedicato dove è ora la chiesa di Santo Alexio verso la parte che 'l colle soprasta il Tevere, benché alcuni altri vogliono sia stato quel tempio dove veggiamo il tempio di Santa Maria in Aventino, che ora iace rovinato, il che puote essere l'uno e l'altro oppenione, perché sono tanto vicini che poco si può scostar della verità dove fu quell'antico tempio della dea. Ma è da avertire ch'erano dui tempii della Bona dea, l'uno accanto quello della Luna, l'altro dove è la chiesa di Santa Balbina, che Publio Vittore chiama il luogo Subsaxano [...].
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