Biblioteca digitale

stata consecrata la chiesa di Santo Hadriano, che ha quelle porte intagliate bellissime di bronzo. Il che è da credere per più cagioni, essendosi cavato a' dì nostri a destra et a sinistra tutti gli edificii ch'erano nei lati di tutta la longhezza della Via Sacra et spianato ogni cosa da' fundamenti, avemo veduti tutti gli edificii contigui che vi erano, e quelli riconosciuti, secondo di chi erano, mai s'è trovato cosa alcuna di Volcano, se non davante al tempio di Santo Hadriano, che fu un mirabile edificio, che ai nostri giorni è stato vituperato della sua maestà: prima fu cominciato a spogliare da Giovanni Bellaio cardinale parisiense titulare del luogo; poscia è stato finito di spogliare de' fodri del marmo mischio e del porfido, che furono con grandissima et incredibile spesa fatti dagli antichi. Tra le altre cose che furono trovate e dissipate tutte avante del tempio, furono alcune reliquie del suo portico dell'ordine dorico, nel cui freggio era scritto VOLCANO, e poco discosto al portico istesso fu trovata questa dedicazione con queste parole qui sotto, sì come si puote vedere dove è ridotta nella Via Iulia in casa Farnese con bellissime lettere scritta. [Vacat] Furono gli ornamenti del portico in corpo del sasso tiburtino fodrato di marmi nobilissimi di mischio, dove avante al portico era stato posto un gran vaso di porfido che serviva per fonte dilubrale del tempio, il quale era molto rotto: fu prima portato il corpo della tazza da papa Giulio secundo nel giardino di Santi Apostoli che hanno ereditato i signori Colonnesi, e poscia da papa Giulio terzo è stato il medesimo vaso portato nella sua vigna fuor della porta Flaminia, ma non ha il suo proprio piede, il quale avendolo trovato il sudetto Giovanni Bellaio nel spiantare li fondamenti del portico del tempio, lo imbarcò con l'altre belle cose che avea spogliate, e per giudizio d'Iddio sono annegate per averle portate fuor della città ancor che fussero sopra di ciò molte scomuniche de' beatissimi pontefici.