Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Parigi)
Contra diversi. Del tempio di Portumno e d'Ercole. Ma che grossezza è stata la loro a dire che ancora che quel tempio circolare che è su la riva del Tevere vicino al ponte Santa Maria dedicato a San Stefano fosse già il tempio d'Ercole? Come se ad Ercole si facessero i tempii d'ordine corinzio, come si sogliono fare alle dee, et agli dii molli et affeminati. Vitruvio mostra pure che ad Ercole si facevano d'ordine dorico, e non corinzio, senza che, come può esser d'Ercole, se già è di Portumno? Secondo scrive Publio Vittore, il quale lo pone a pié del Ponte Sublicio, o vogliamo dir di Orazio, che quivi era, et a tale dio convien molto bene il tempio rotondo, e d'ordine corinzio come è questo. L'inganno di questi poverini è principalmente per poco essercitarsi nella fatica in dire la verità, o vero appressarla, e per aver trovato che ad Ercole fu fatto un picciolino tempio rotondo, e perché gli fu fatto un altro vicino al Tevere, ma non accorgendosi che l'uno era in Foro Boario che è discosto da questo, e l'altro fuor la Porta Trigemina, poco discosto la riva del Tevere, e come l'uno è stato spianato così l'altro ha potuto come è esser stato disfatto et annullato dalli cristiani per non voler tanti tempii de' gentili, i quali per li loro ornamenti e massime quel d'Ercole in questo luogo molto famoso non fusser cagione di dar materia alli cristiani novelli a bacillare nella religione, e perché spesse fiate erano ancora per forza tirati a sacrificare agli iddoli, come potete leggere presso li scrittori ecclesiastici che ne fanno autentica e pienissima fede.
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