Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Parigi)
[...] E prima per religione, e poscia per ornamento, empirono la città di altari, de tempi, di statoe, di forma di cose che si veneravano come di una deità nei luoghi consecrati, mettendo per tutto le statoe e le pitture, e di edifici fecero tanti che parea una maestà e bellezza, e per religione e per grande artificio, che quasi insino ad oggi da tutte le nazioni vengono contemplati e molti vengono a Roma per vedere le reliquie che di lor son remaste, per imparare l'arte e la perfezzione di quell'opere. E questo è per la potenzia et eccellenzia di quelli che per acquistare gloria la fabbricarono con qualche autorità e ragionevolmente. Quasi tutti gli uomini che con bello ingegno hanno voluto operare qualche bella opera di disegno, tutti hanno imitate l'antiche opere, come fanno anco quei che con la penna in scrivere li gesti famosi hanno cercato imitare l'antichi scrittori, poeti et oratori et istoriografi, et hanno imitate quell'opere delle cose eccellenti giovevoli alla vita degli uomini.
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