Ricci, Amico
Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona
fra la quiete ed il lavoro s’alterna? Né mi pare strano che gli antichi, in luogo così lieto e fertile com’è quello dove risedette quel monisterio, avessero posta un’ara di Ampnoa, ossia della quiete, e forse a riscontro di essa ara ne posero altra di Pono, cioè della fatica, per invitare a questa onde più piacevolmente godere della prima. Di Ampnoa e di Arampona, voci malagevoli a ramentarsi da chi smarrito avesse il significato di quelli due vocaboli ben ne poté uscire Arambona o Arabona, per indizio dell’antico nome di quel luogo; il quale sacrato oggi al vero Dio ha cancellato ogni antica superstizione.
In questa opinione maggiormente mi conferma il vedere altri tronchi di grosse colonne sparsi qua e là nella prateria dirimpetto alla chiesa, ed uno bellissimo di raro pavonazzetto all’ingresso di detta cripta su cui basa la conca per uso dell’acqua lustrale. Affinché poi il fin qui esposto serva in qualche modo al principale nostro scopo, faremo osservare che per le prime chiese fondate dalla cristianità dopo le crudeli persecuzioni, tanto gl’imperatori che i papi, anziché estrarre novellamente preziosi materiali dalle cave dei monti, dapprima ovunque da scalpelli romani frugate, preferirono spogliare le pareti e tor’ giù le colonne e gli ornamenti delle antiche fabbriche servite a culto idolatra; d’onde nacque quel miscuglio di profano e di sacro che segna le prime epoche in che la Architettura cristianacristiana architettura venne sopra terra a mostrarsi.A questo secolo ottavo o a quel torno devesi pure assegnare, secondo RaffaelliRaffaelli, Delle Antichità Cristiane di Cingoli, Pesaro, 1762, libro II., la vecchia chiesa di Sant'Esuperanzio di Cingoli, la quale fu parimenti monastica. A lui sembra che fosse formata almeno di due navate, una delle quali collocata a mano destra della nave principale. Era di questa più angusta, e molto più bassa, imperocché avevano i monaci sopra la di lei volta il coro, e dice egli, sembrargli che questa vecchia chiesa tuttavia sussista nella maggior parte, benché oltremodo svisata da alcuni muri divisori e ridotti poi ad usi domestici. Dietro le sue tracce volli riconoscere quell’esistenza ch’egli accenna, ma poco ne rilevai. Della formazione della nuova chiesa da noi parlerassi allorché saremo giunti al secolo XIII.
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Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ricci, Amico, Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, Macerata, Tipografia di Alessandro Mancini, 1834
Edizione digitale
Acquisizione
Marco Pochesci
Codifica
Marco Pochesci
Revisore
Marco Pochesci
Data di pubblicazione
30/6/2024
Revisioni all'edizione digitale
Revisore
Marco Pochesci