Pascoli, Lione
Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 1730
Proemio
Dei tanti, e tant’uomini, che dopo la creazione del Mondo son nati, quegli soli an considerato gli scrittori, che distinti si sono coll’azioni. Questi furono, e saran gl’oggetti delle lor menti, questi gl’eroi delle lor’opere. A chi, o toccò in sorte di rammemorar i fatti insigni della Romana Repubblica, e le gloriose geste de’ Cesari, od a chi la sventura di scriver le malvage de’ tiranni, e le congiure dei sudditi. Ebbero però gl’uni, non men che gl’altri il vantaggio di trattar cose grandi, e largo campo da raggirarvi l’ingegno, e da farvi giuocare lo spirito. Io, che non di fortezze abbattute, non di città sorprese, non di provincie conquistate, non di popoli ridotti all’ubbidienza, non di sanguinose giornate, non d’eserciti posti in fuga, non di governi, e di ragioni di stato, non de’ maneggi, e delle politiche de’ sovrani trattar dovrò; ma di disegni, di contorni, di colori, di digradazioni, di sbattimenti, di marmi, di bronzi, di statue, di prospettive, di fabbriche e di tutt’altro che alla pittura, alla scultura e all’architettura appartiene, potrò dir con più ragion di Cornelio d’aver fra mano una fatica angusta, e senza gloria: Mihi in arto, et inglorius labor. Ma o che sorte, o sventura sia, o che la materia: che ho impresa a trattare più per istimolo altrui, che di mia elezione sia ampia, o ristretta, per quel che ella é, e per i moderni suggetti, che anche in tempo mio l’an illustrata, niuno invidiar dovrò de’ molti, e molto egregi scrittori, che le vite de’ pittori, degli scultori, e degl’architetti hanno scritto; perché mi ristrignerò a scriver solo de’ più eccellenti, ed illustri, alcuni de’ quali, se sono inferiori di tempo
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Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Pascoli, Lione, Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni, Roma, Antonio de' Rossi, 1730
Edizione digitale
Acquisizione
Marina Cafà
Codifica
Marina Cafà
Revisore
Marina Cafà
Data di pubblicazione
30/6/2024