Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 1)
De Serdicei, capo [vacat]. In quest’altra medaglia fatta sotto il nome di Antonin Caracalla si vede esser moneta di Serdicesi popoli de Tracia, detta da Serdica, de cui più a basso dirremo in questo medesimo luogo, scriveremo il titulo che è al d’intorno de la effigie di Caracalla, dice così [...]. Dove se ha da notare e da credere che ’l fusse usanza a i figliuoli doppo la morte del padre di chiamarsi ancor per lo nome di quello come qui si vede, che Caracalla è chiamato Marco Aurelio Severo Antonino, il quale secondo si vede ne le memorie de' marmi vivendo il padre non fu mai chiamato Severo, e non penso fosse mai chiamato altrimente che Marco Aurelio Antonino, il che ne insegna l’arco drizzato dal Senato e Popolo Romano a Lucio Septimio Severo et Aurelio chiamato così ne’ monumenti da una sorte de vestimento donato da lui al popolo che si chiamava Caracalla, la cui forma se vede indosso a molti nell’arco sudetto, che se vede oggidì in Roma appié del Clivo Capitolino in capo della Via Sacra. Haveria da chiaro che mi fosse mostrato per qualche altra dedicazione che per medaglia che Caracalla, vivente il padre, fusse detto etiandio per nome di Severo, perciò che sin qui io non ne so cosa alcuna, ma so bene per quel che ne scrive Xiphilino che esso galantuomo di Caracalla volle occidere Severo suo padre, tanto l’aveva in odio e voluntà grande di farsi padrone dell’impero et in ciò restar solo, e per questo crederò che nelle monete sia tutta adolazione di popoli di chiamarlo Severo. [...]
p. 53
[c. 213r]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 1), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 1
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023