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Del pallio e della toga e dell'anelli, capo XII. Avendo cominciato già a dimostrare più di sopra nel disegno dell'ordinaria toga del pallio, serà bene a dire di esso qualche altra sua particolarità e dimostrarlo con più chiarezza. Così dunque pallio overo pallium è il mantello diverso dalla toga, molto preggiato presso de' Greci et ultimamente da' Romani usato accioché Greci si dignassero di portar la toga. Questa forma di mantello non si cingeva come si faceva con la toga, perché era minore di grandezza e di forma differente, perché sempre si vede nei simulacri dell'uomini greci di forma quadrato con quattro angoli finiti con alcuni bottoni e la toga era rotonda, come dice Quintiliano oratore. Furono i pallii variamente tessuti di colori e di ornamenti perché non fu osservato appo i Greci quello che fu fatto da' Romani che sempre vestivano i più nobili di colore di purpura, e da tutti i scrittori si ritrae come gli uomini di importanzia usavano le veste purpuree, e gli signali di cavalieri erano gli anello di oro, secondo ci dimostra Livio nella rotta di Romani a Canne, e l'altra gente vulgare o greca o barbara usavano anelli di ferro con pietre ligate, e di argento, di avorio, di ambro, di berillio e di rame intagliati o con pietre incastrate, e ne facevano di diaspro, di plasma, di corniola, di materplasma e di cristallo e nel luogo dell'impronto vi intagliavano diverse imprese nell'istesso anello, così etiandio nel vestire usavano ogni sorte di colore. Ora del pallio appresso di Greci, era una veste nobilissima, e l'usavano ogni sorte di chiarissimi uomini, i quali alcuni portavano ricamati e lavorati suntuosissimamente, et era uno onorevole mantello come la toga a' Romani, e lo più bello pallio che si trova menzione fu quello di Alcistene Sibarita, cioè della Magna Grecia di Italia, e simile veste si portavano nei giuochi di Giunone Lacynia, ove correvano molti [...].