Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
Di Opis e de Tellure. [...] E benché partorisca spesso et abbia intorno molti figliuoli, non di meno ha pur anco una veste tutta dipinta a fiori di colori diversi, et un manto tessuto di verdi erbette, nel quale paiono esser dissiminati tutte quelle cose che più sono prezzate da’ mortali, come le preciose gemme e tutte immortali. E vi si vede la copia grande de frutti et una abondanzia di tutte le cose; che la imagine di costei sia con lo aratro alcuna volta accanto, e con lo corno dell’abondanza in mano, assisa sopra di un globo, come è nella medaglia di Gordiano terzo imperatore, riconoscerà tutto quel che ne dice Varrone presso di Santo Augustino nella città de Dio, il quale vuole che sia chiamata Ope la Terra, perché per opera umana diventa migliore quanto è più coltivata tanto è più megliore e più abondante. [...]
p. 13
[c. 16v (=p. 28)]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Napoli, vol. 3), Napoli, Biblioteca Nazionale, Ms. XIII. B. 3
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023