Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
[...] Della Fama dea, portatrice del cattivo e del buono annunzio. [...] E perché porta il bene et il male, fu detta essere due dee, l’una per le buone e l’altra per le cattive novelle. Altri dissero esser doppia: quella che è ria ha le ale negre, e l’altra chiare, perché l’una porta il nome del tenebroso orrore della morte de’ perditori, l’altra le chiare e gloriose novelle che rallegrano i vincitori. Da questo doppio escito del bene e del male che portano, Claudiano, scrivendo contra Alarico re de’ Gothi, dice che la Fama stese le negre ali per mostrar quella sconfitta di quel tristo [...].
p. 163 [c. 252v (=p. 498)]