Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
Dell’Eternità overo di Latona. Sì bene l’Aeternità non è altro che quello che è e serà eterno Iddio Salvatore, i ciechi gentili privi del lume che ci ha creati formarono una donna vestita di sottolissimi veli, con dui bambini in braccio, un maschio e l’altro femina, o veramente che le costodisca accanto et inpiedi, et attorno a lei un grande amiculo, o vogliamo dire velo, che la circunda attorno agli omeri et alla testa, questo significante il cielo e lei Latona mogliere di Celo, matre di Apolline e di Diana, che significano Sole e Luna aeterni. In questo modo figurarono la Aeternità, secondo è nell’antichi marmi e nell’intagli delle gemme, e nelle medaglie di Sabina moglie di Adriano imperadore e di Marciana.
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