Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Oxford)
Del Volcanale e del tempio di Saturno. Vicino al clivio capitolino et a l’Arco di Severo si vede tra gli altri edifici quel tempio antico di mattoni, con incrustamento di stucco. Sono in ciò varie openioni tra scrittori moderni. Quei che han detto esser il tempio di Adriano imperatore posson di facile restar convinti da la qualità e raggion di architettura e de tempi in lo quale si vede non esser di sorte tale che si aguaglisse di gran lunga a quel che si faceva con più superba fabrica nel seculo di Adriano, nel quale più riccamente si ornavano di dentro e di fuori i tempii e gli edificii. Né si trova scritto presso gli autori che ad Adriano fusse dedicao tempio in questo luogo. Né quelli che scrivono delle regioni ne fan menzione. Altri han voluto che fusse di Saturno, non attendendo l’opinioni di buoni scrittori contrarie a questo, perciò che Publio Vittore e Rufo in la quarta regione dove è questo tempio fan menzione di quel di Saturno, ma lo poneno in la ottava regione del Foro Romano nel Vico Iugario, e cotal vico è verso il Foro Boario e sotto l’Arce Capitolina. E Svetonio anco egli lo mette vicino al migliario Aureo qual era nel foro, e nel capo del detto vico. Conviene adunque che quivi fusse il tempio il quale fu erario, e non questo di Santo Adriano, per esser troppo discostato dalla Rocca, e tanto più che Vitruvio dice nelle sue regole che i tempii di Saturno avendo a servir per erarii si edificasseno vicino alle fortezze ove possono esser guardati, et ivi stessero più sicuri. Onde ha del verisimile che il tempio di Saturno ne furon trovati vestigii sotto il Campitoglio verso Santa Maria de la Consolazione, a San Salvadore in Statera, dove furono ancora trovate certe tavole di leggi di bronzo de’ quali ho fatto copia e postola nel libro delle dedicazioni delle statue. Non è dubio che dette tavole fussero nel tempio di Saturno [...] le quali furono primieramente conservate dall’illustrissimo cardinal Della Valle, ristaurator delle cose antiche, e poscia conservate da la divina memoria del cardinal de’ Medici. Et ora sono in casa di Crapanichi. Per non far confusione al lettore, lasciarò adietro molte ragioni e considerazioni, avertendo solo che potrebbe esser cotal tempio il Volcanale ch’era nella quarta regione, o veramente quel di Venere, o pur d’altri, ma non di Saturno in conto nessuno. Così adunque, sia di chi si voglia, ho posto qui disegnato et aggionto il portico d’ordine dorico. [...] Ora, oltre che avendovi fatto cavar davante il cardinal di Bellaio vi sono stati cavati e guasti i fondamenti di quello e molte altre ruine che già dimostravano esser gli ornamenti suoi, di modo che questo tempio ora si vede senza portico.
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[c. 21r]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Oxford), Oxford, Bodleian Library, ms. Canon. Ital. 138
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023