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Tempio di Ercole dinanzi al Circo. [...] Ne l’istesso luogo fu trovata la statua d’Ercole di bronzo, qual oggi si vede in Campitoglio nella casa di Conservatori, è alta circa a sette piedi, opra di assai bon maestro. Ella ha la clava nella man destra e nella senistra tiene i pomi asperii. Nel medesimo palazzo di Conservatori dove è questa vi sono anco due altre statue di bronzo molto intere, l’una de le quali è di femina vestita con un camisotto corto a mezza gamba, con le maniche larghe e curte quasi a mezze braccia, le quali sono strette nella bocca, e si agirano a punto alla grossezza delle braccia, è alta circa sette palmi. L’altra è di un giovenetto a sedere ignudo, con artificiosa maniera, mostra cavarsi un spino dalla pianta del piede. Èvvi anco una lupa di rame con Romolo e Remo putti, quali se affaticano a sugere le poppe di quella. Cotali simulacri per esser non di eccellente maestro, mi fa credere che sia quello che gli antichi posero nel luogo del fico ruminale, e che è da credere che allora non si trovalsero in Roma eccellenti maestri, e perciò in memoria delli primi sia stata serbata. Queste cose si serbano integre in quel luogo. Èvi anco una mano grande di bronzo, la quale credo che fusse da un colosso de imperatore, perché tiene una palla in essa mano (et a cotali statue imperiali se le soleva porre simil segno, secondo la grandezza de la mano). Il colosso era alto XXXXVIII palmi giometri, cioè di dodici once over dita. La cornice mostrata, com’io mi creda, è veramente del tempio di Ercole. Ella fu trovata al tempo di Giulio II o pur di Leone X. Certamente io non la ho vista, ma l’ebbi dalli disegni di Baldassarre eccellentissimo architetto, le lode del quale si servarranno nel XXV libro, dove difusamente tratteremo de le regole de la pittura e d’alcune de l’architettura, parlando degli antichi e moderni maestri.