Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Oxford)
De le basiliche di Roma. Gli antichi edificorono le basiliche a guisa di tempii di forma quadra, come di sotto si dimostrarà, le quali servivano a molte cose, percioché in esse givano i litiganti, i giudici, et il pretore, et altre genti come ci mostra Cecilio nelle sue epistole, dicendo che nelle basiliche si solevano raunare i giudici chiamati centumvirali, cioè di cento uomini. [...] Il medesimo si truova scritto nelle leggi, che la basilica era luogo accomodato ai bisogni del publico. Onde Vitruvio dice bene che la basilica si dovesse edificare in le piazze da quella parte ove è più caldo, acciò che i negozianti potesseno retirarsi senza molestia de’ mali tempi et ivi porre le loro mercanzie. Le basiliche in Roma furono molte, come la Basilica Iulia, ch’era al lago chiamato Servilio, nel principio del Borgo Toscano, ov’era l’effigie dell’Idra, postavi da Marco Agrippa. Eravi la Basilica Ulpia, cioè di Traiano imperatore, come si dirrà al suo luogo. Quella di Paulo. Quella di Nettuno. Quella di Macidio. Quella chiamata Vasellaria. La Costanti[ni]ana. Quella di Filociello. Quella di Lucio Paolo, della quale dirremo al suo luogo. Eravi la Porcia edificata dal gran Catone. [...] Fu anco nel Foro la Basilica Argentaria. [...] Fu anco la Basilica di Sicinio, la Opimiana, vicino al Senatulo Aureo. E la Basilica di Macidio, vicino al Circo Flaminio edificata. Et oltre alle dette vi fu la Fulvia, la Emilia, la Costantiniana vicino al tempio di Faustina nella quarta regione. Era la Basilica di Alesandro di Mammea, edificata tra il Campo Marzio e la setta Agrippiana. [...]
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