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Avendo io di già raggionato et anco mostro la forma delli cerchi e dei teatri antichi, ci è parso di trattare nel presente libro delle feste che in cotali edificii celebravano variamente, le quali ho recolte insieme acciò che ognun le potesse trovare in un loco solo. Questo ho voluto fare per esser cosa assai al nostro proposito, et ancora per non marcire ne l’ocio delle notte lunghe e di quel tempo che mi è rimaso dopo la stanchezza di dipignere, sì perché oggi non si pigne per fare cose degne delli animi delli pittori, ma solamente si attende a coprire i muri di cose fatte per dispreggio, solamente pinte più tosto per vivere che per altro. Questo adviene dalla troppo avarizia di chi tiene il modo di spendere, e se ne sta tuttavia con il poco spendere, volendo opera assai e con carastia pagare. Molte cose potria contare le quali intralascio solamente per non avere de dire altro male, così ritorno al mio proposito. [...]