Biblioteca digitale

Di Cupido, che vol significare nell’urne degli morti col delfino e con li fiori. Non restano coloro che con nuove finzioni d’immagini di diverse figure mostrano le loro intelligenzie e lor fini e desiderii di mortali, insegnando d’operare bene et a ridurre nella mente ad altrui ogni effetto et atto virtuoso et onesto, perché essendo la virtù produtta da la providenza dell’amor divino, appropriano la maggior spezialità a quelli che partecipano de le divine virtù, e tanto più particolarmente quante più partecipano di quelle cose adiutrici nell’opere virtuose, per conseguire gli atti onesti et indurre agli altri in memoria la perfezzione con la suadela de la pacienza e fortezza dell’animo, perché come contiene in sé tali virtù eccellenti, così facilmente si conseguisce lo intento virtuoso, onde ne viene poi l’esemplo imitativo di tutti quelli che cercano operar virtuosmente. Qual maggior filosofia può tanto suaderci, e qual liberalità è quella che può condurci ad esser tenuti uomini dabbene si non vi si adopra la pietà d’amore e si non usamo facilità in adoperare l’amor che fa parte d’ogni cosa prodotta e se non è accompagnata con l’amorevolezza, con la cosa che si opera con la virtù de la fortezza et astenenzia, scacciando da sé la superbia, e facendo questo, chi è colui che considerarà le azzioni e l’immitazione di quelle cose operate bene che non gioisca e che non voglia conseguire quel bene che si conosce per bene operare gli atti onesti e virtuosi? Dunque voglio dire per questo che colui che sculpì il simulacro di Amore nella sua sepultura a dimostrare la sua amorevolezza verso altrui con figura del maestro maraviglioso et amministratore delle compagnie e diletti che sono tra gli uomini, questo fece colui per attraerci a tutte le cose oneste e sante mediante i suoi chiari e manifesti esempli. [...] Resta ora di dichiarare le