Ligorio, Pirro
Antichità di Roma (Parigi)
nell'Appia via, il quale per esser mal conosciuto e di goffo maestro lavorato fu guasto, il quale trovò Diaolello pescivendolo.
[...] Cesare dittatore ancor lui amò tal animale, che lo sacrò a Diana; di questo cervo fa fede Riccio nelle Historie dei re di Francia, dicendo egli che dopo la morte di Carlo cognominato Sapiente, cacciandosi, fu preso un cervo dal nuovo re, il quale avea al collo un cerchio di ferro dove erano intagliate parole di questa sentenza: Cesare di questo mi fece un duono. E da qui nacque che per i posteri re portarono un cerchio nel campo de' gigli con una catena d'oro al collo per insegna, o perché la cerva fusse di buono augurio, o perché assai vivo, o pure per essere di spezie d'animale cornuto, o pure perché nel sacrificio di Ifigenia comparisse tale animale, o per altro lo sacrificavano a Diana et alla Luna come ancora il tauro e la vacca, e nelle celebrazioni sue si suonavano tibie.
p. 93
[p. 209]
Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Ligorio, Pirro, Antichità di Roma (Parigi, ms. it. 1129), Parigi, Bibliothèque nationale de France., ms. it. 1129
Edizione digitale
Acquisizione
Carmelo Occhipinti
Codifica
Carmelo Occhipinti
Revisore
Carmelo Occhipinti
Data di pubblicazione
13/6/2023