Ricci, Amico

Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona
abbiamo argomenti bastantemente certi di supporle fabbricate nel tempo che scorriamo, e queste ci saranno sufficienti tanto per conoscerle sotto l’aspetto dell’arte, in quei pochi avanzi che ci rimangono, e del gusto che corrisponde eziandio a quei principi che avevano gli architetti, e che noi alla meglio ci siamo ingegnati di superiormente indicare. Come ancora a vieppiù confermarci nell’opinione che il culto che professiamo, se fu mai sempre di sommo vantaggio allo spirito umano, non lo fu meno per coltivare le arti, le quali n’ebbero speciale incremento, come andremo sempre più scorgendo coll’avanzarci in questo nostro viaggio artistico. Alla somma pietà di certa Costantina si deve l’erezione della chiesa di Santa Caterina di Fermo nel 1216, come impariamo da una bolla di Ugone vescovo fermano riferita dall’UghelliCatalani, De Ecclesia Firmana, pag. 158.
Annali Camaldolesi, tomo I, appendice pag. 412, questa fu già dei canonici Lateranesi. Nel 1540 fu intieramente rifabricata con tanto buon gusto ed armonia nelle parti che può ritenersi che un valente architetto siavi stato adoprato.
. A spese di Dante e Valentino de Dionisi si fabbricò quella di Santa Croce nel 1231, come alla lapideHOC CRUCIS INTRAENTES – TEMPLUM-PIA – MUNERA DANTE CUM VALENTINO – DIONISIOQUE – PIO. HIC PECCATORUM – SALVANTUR – MOLE – SUORUM, ET CAELI REGIS – OS BENEDICAT – CIS – AN. DNI MCCXXXI. che si legge sull’architrave della porta maggiore. Che Filippo vescovo di Fermo consecrasse la chiesa che fu dedicata a Sant’Agata nel 1235 ci è noto per la memoriaA. D. MCCXXXV. DEDICATA EST HÆC ECCLESIA – SANCTÆ AGATÆ VII. KAL. SEPTB. A. D. PHILIPPO FIRO. EPO. che ce ne lasciò scolpita nella mensa del maggior altare. Che quella di San Pietro fosse eretta nel 1251 ce l’indica parimenti una lapideANNO POST MILLENO BIS CENTENO, CUM QUINQUAGENO PRIMO TEMPORE DNI PETRI XVIII. KAL. AUGUSTI INDICTIONE NONA.
A questa chiesa fu annessa la casa parrocchiale nel 1440, come si scorge da una lapide posta nel lato orientale esterno sopra una finestra contornata da una vite a basso rilievo.
ANNO DOMINI MCCCCXXXX. INDIC. VIII. DNUS NICOLAUS PETRI. DE CASULIB. CANONICUS – FIRMANUS – FECIT FIERI – HOC OPUS KAL. AUGUSTI.
esistente sulla porta maggiore, dappresso ad un basso rilievo rappresentante l’Apostolo. In fine senza dirne di altre, che quella di Santa Lucia rimonti al 1282 ci è noto egualmente per un’epigrafeA. D. MCCLXXXII TEMPORE MARTINI PA. IIII DOP… il resto è talmente corroso da non potersi leggere. ch’esiste nella parte esterna della detta chiesa. Anche nei paesi meno considerabili in questi tempi si stabilirono nuovi edifici sacri. Ricordo fra gli altri di aver letto in una lapide nell’architraveA. D. MCCXXXVII D. X. M. MARTII DOMINUS GUALTERIUS. FEC. FIERI HOC. OPUS. MAG. BERARDO – ET MAG. ACTONE.
Questa chiesa è ora soppressa, vi si vedono però ancora molti resti di pittura del secolo XIV.
posto sopra la porta della chiesa di San Giovanni Battista di Monterubbiano, esser quella una fabbrica eretta a spese di un tal Gualtiero ed architettata da un Bernardo ed Attone nel 1237. Non dirò che fossero molto periti nell’arte loro, giacché per tali non ce li mostra quel lavoro, ch’è rozzo e fuori di ogni ragionevole proporzione. Non abbiamo più vestigia veruna della chiesa di San Paolo di Civitanova, l’antichità della quale l’argomentiamo da una bollaPer quanto però fosse vera quest’ampiezza non fu riconosciuta in seguito capace a contenervi la popolazione, di molto aumentata, e fu per questo che ai 10 di luglio del 1736 venne demolita e rifabricata in un luogo poco distante.
Marangoni, Storia di Civitanova, pag. 124 e 154.
di papa Alessandro IV
p. 38 [47]