Pascoli, Lione
Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 1730
invogliatosi lasciò sua scuola, e di quindici anni entrò in quella di Giuseppe Rusnati scultore. Fino a’ venzette stette seco, nel qual tempo molto profittò di sua direzione, e guadagnò l’intero suo cuore. Ma il maestro, che contro il solito amava più i vantaggi dello scolare che i propri, non si curò di privarsene, tuttocché assai gli dispiacesse, e lo consigliò a lasciar la patria e la scuola, e ad incamminarsi alla volta di Roma. Abbracciò Camillo, che n’era già desideroso senza punto farsi pregare il consiglio, e prese da lui efficaci lettere di raccomandazione per Ercole Ferrata, ch’era suo stretto amico, perché stato era anche suo maestro, immediatamente partì, ed arrivato che e’ fu, subito gliele presentò, ed entrò immantinente nella sua scuola. Diedegli il Ferrata per far prova di sua abilità, e per vedere, se veramente corrispondeva alle favorevoli, e vantaggiose relazioni avutene di Milano dal maestro, a fare alcuni modelli, che assai bene furon fatti da lui. Seguitò poi a farlo continuamente lavorare nell’opere sue, dandogli secondo il bisogno adequati precetti per raffinarlo. Lavorò particolarmente nella statua del sant'Antonio, che mandò a Marino, nel gruppo che mandò a Vratislavia, e ne’ due, che mandò a Venezia già da me nella storia di sua vita descritti. E più lavorato avrebbe per lui, perché lavorava secondo l’intero suo genio, se più fosse vissuto. Morto dunque nel 1686 restò Camillo senza maestro, di che non poco s’afflisse, quantunque egli fosse allora non minor maestro di lui. Era già ben noto a tutta Roma il nome suo, e niuno degl’intendenti, e de’ professori ignorava il suo valore. Più d’ogni altro però Carlo Maratti il conobbe, fin da quando Giuseppe Chiari, suo intimo e fido amico a lui, il condusse prima della morte del maestro, e da quell’uomo grande ch’egli era, molti avvertimenti intorno alla professione gli dette. Da lui apprese la facilità di
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Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Pascoli, Lione, Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni, Roma, Antonio de' Rossi, 1730
Edizione digitale
Acquisizione
Marina Cafà
Codifica
Marina Cafà
Revisore
Marina Cafà
Data di pubblicazione
30/6/2024