Pascoli, Lione
Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 1730
panneggiare e piegare, la nobiltà dell’arie delle teste, e la grazia dell’attitudini delle mani, e per suo consiglio seguitò poi fin quasi alla vecchiaia a frequentar l’accademie, ed a disegnare dal vero, che è il sicuro modello e l’infallibil maestro. Stette non di meno qualche tempo senza poter avere alcun’opera né privata, né pubblica; perché non ebbe su quel principio gran fortuna, e per invidia si proccurava di tenerlo indietro, siccome far si suole agli uomini che agli altri dan soggezione. Egli però che star non poteva mai in ozio, principiò per suo studio un modello del Laocoonte di Belvedere, e qualche tempo dopo un altro, d’un gruppo che rappresentar dovea Plutone in atto di rapire Proserpina, e terminatolo lo donò poi nell’esservi ammesso all’accademia. Fu finalmente impiegato in diversi stucchi, e fece le quattro Virtù, che si vedono nelle nicchie del sepolcro di Gregorio XV a sant'Ignazio, due angeli sopra l’arco dell’altar maggiore della Trinità de' Pellegrini, quattro nella chiesa delle monache di san Silvestro, e son quelli delle volte de’ due altari, che a’ lati del maggiore son collocati, ed il gruppo di putti nella seconda cappella a manritta della medesima chiesa a dirimpetto dell’altro dell’altra, che fu fatto da Lorenzo Ottoni. E seguitando sempre più ad aver commessioni di lavori di stucco, fece due putti sopra il frontespizio dell’altar maggiore in san Vito, due angioli nella cappella della Pietà in san Salvatore in Lauro, e due nell’oratorio. Quindi, lasciato lo stucco, diè principio a’ lavori di marmo, e fece a san Francesco a Ripa il sepolcro di monsignor Paravicini, quello di monsignor Sacrista in una medaglia a sant'Agostino. Stretta trattanto avea forte amicizia col marchese Niccolò Maria Pallavicini, che molto si dilettava di pitture e sculture, e volle che gli facesse quattro putti, che rappresentassero le
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Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Pascoli, Lione, Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni, Roma, Antonio de' Rossi, 1730
Edizione digitale
Acquisizione
Marina Cafà
Codifica
Marina Cafà
Revisore
Marina Cafà
Data di pubblicazione
30/6/2024