Pascoli, Lione
Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 1730
dalla generosa beneficenza del Pontefice due mila scudi, e dagli altri professori distinto Camillo con due Vacabili, l’uno Pio, e l’altro Lauretano, che gli ha goduti fino alla morte. L’onorò Sua Santità della croce dell’ordine di Cristo, l’impiegò in altri lavori, come a suo luogo diremo, e lo tenne da indi in poi in maggior conto. Era grande amico di monsignor Jacoacci, Camillo, e non aveva fino allora potuto fare alcuna cosa per lui, far gli volle perciò due putti, ed un ritratto in busto vestito all’antica, e non contento di questi, se gettare in metallo il gruppo, che ei donato avea all’accademia, e glielo diede. Il ritratto di sua moglie in una medaglia assai grande volle pure Carlo Maratti, per mandarlo in un oratorio a Camerano. Mise poi mano al sepolcro di Gregorio XIII, che erger si doveva in san Pietro, e mentre vi lavorava non lasciò di condurre altre opere per altri, e particolarmente un Ercole tratto del celebre de’ Farnesi per un Inglese, che veduto dal mentovato marchese Pallavicini, ne volle egli pure per sè altro simile; e volle ancora un Apollo, che trasse Camillo dal famoso di Belvedere, i quali dopo sua morte furon co’ nominati quattro putti a caro prezzo venduti, e trasportati in Inghilterra. Quello però dell’Inglese restò lungo tempo in man di Camillo; perché l’Inglese non ritornò più in Roma, ed avendo guadagnata la caparra, Camillo, il vendé a un Genovese, che lo mandò parimente in Inghilterra. Gli ordinò quindi il Papa che facesse il ritratto di don Orazio suo fratello, che fatto da lui in un medaglione di quattro palmi, piacque tanto a Sua Santità, che volle facesse anche il sepolcro di donna Giulia sua zia. Fecene immediatamente Camillo il modello, e subito finito cominciò a lavorare nel marmo, perché Sua Santità mostrata gliene aveva gran premura. Lavoravavi dunque indefessamente, e stava quasi in fine dell’opera, quando la
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Edizione cartacea
Informazioni bibliografiche
Pascoli, Lione, Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni, Roma, Antonio de' Rossi, 1730
Edizione digitale
Acquisizione
Marina Cafà
Codifica
Marina Cafà
Revisore
Marina Cafà
Data di pubblicazione
30/6/2024