Ligorio, Pirro

Antichità di Roma (Napoli, vol. 3)
coperto dalla terra mandi fuori i nuovi germogli [...]. [...] sono state trovate due statue bellissime vestite alla romana di dui grandi imperatori, di Marco Aurelio Antonino e di Lucio Vero suo compagno nell’imperio, molto ben lavorate le sue effigie, le quali erano di comesso da levare e porre nelle statue, le quali teste per non esser conosciute per quelli busti suoi sono state alterate con farle i petti moderni, di maniera che le misere e disgraziate antichità o sono alterare e smembrate, o sono portare fuor di Roma, e tra questo e quello che in ottocento anni di strazio che n’ha fatto il fuoco dell’animi barbari, omai è ogni cosa bella annullata e spenta del tutto per questa città che fu padrona dell’universo degli uomini che valsero assai e di qualche virtù ornati [...].
p. 148 [c. 232r (=p. 457)]