Ricci, Amico

Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona
Non deve avere un’origine meno antica la chiesa di Sant'Eustacchio posta ai piedi delle rupi del Mambrica, non lungi da San Severino. Questa è la stessa di S. Michele de Daemoris; poiché nelle antiche bolle si trova Monasterium S. Michaelis, et S. Eustacchi de daemoris (Turchi pagina 178). Fu questo luogo abitato da monaci di S. Benedetto fino al 1393, che poi lo abbandonarono per riunirsi agli altri di San Lorenzo in Doliolo, dentro la città di San Severino. È di molto interesse questa chiesa, tanto al solerte antiquario che al romantico viaggiatore. La metà di essa è cavata nel sasso, l’altra parte è tutta di travertino connessa assai bene, ed è di una forma così comunemente nomata Goticogotica. Esiste sopra la porta maggiore un occhio travagliato a fogliame con finitezza e mediocre eleganza; come di buona maniera sono ancora gli ornamenti della detta porta, opere che debbono però credersi posteriori alla fabbrica. Questo pregevole edifizio, benché abbandonato, resiste ancora contro il tempo e le frequenti dilamazioni. La veduta di Sant'Eustachio è sorprendente, mentre per una stretta apertura di scogli, si vedono instantaneamente a doppie scene altissime rupi con rocce pendenti e tutte di verzura vestite, e ne sente dolcissima impressione colui che considera gli avanzi di quelle celle qua e là cavate dalle mani di que’ solitari, che scelsero ivi dimora per più secoli.Sulla fede del LilliLilli, Storia di Camerino, libro IV, parte I, pag. 175. deve dirsi che a quest’epoca si possa assegnare la chiesa di Santa Maria a Pie’ di Chienti nel territorio presentemente di Monte Cosaro. Eravi in questo luogo, secondo che ne racconta quello scrittore, un monastero, ove Guido, figlio di Berengario, si nascose allorquando seppe la notizia della resa di suo padre che combatteva contro l’imperatore Ottone. Quest’avvenimento, che fu nel 964, si vuole che fosse ritratto nella tribuna, dove oltre il sudetto Guido eranvi dipinti diversi clerici, suoi famigliari, supplicanti la Vergine ed intercedenti grazia da essa per l’infortunio che soffriva il padre. Quelle dipinture che vi si vedono oggi non si conformano a tale narrazione, giacché oltre il Salvatore, che ha luogo nel mezzo della tribuna, abbiamo in diversi quadri divisi i misteri relativi alla nascita di
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