Pascoli, Lione

Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 1736
sempre cose inventate, e create da lei, e la sola divina creazione. Laddove esse imitan le create dal divin Creatore, e da lei; poiché creò egli tutto ciò, ch’esse imitano senza lasciar mai nel crearle di far da architetto; ma non creò le fabbriche create da lei, ed imitate da loro. Ed essendo ella stata, come prima a nascere l’inventrice primaria del disegno, e per conseguenza provvida madre, ed adiutrice benigna di tutte quasi l’altr’arti, e scienze può da se colle sole sole sue linee senz’alcun vano belletto di minio, d’ocria, e d’azzurro o verun altro straniero aiuto formare sue piante, e moltiplicandole colle copie, e colle stampe trasmetterle ove più in grado le cade. Anzi siccome porto ferma credenza, che la pratica come ella pure nata prima sia in tutte stata maestra primaria della teorica, così non avendo nessun dubbio di concedere, che questa da quella illuminata abbia poi potuto ripulirla, e raffinarla, e fondando sue regole dare a lei maggiori lumi, e più saldi, e maschi precetti, credo ancora, che la geometria, e la matematica i primi almeno gli abbian avuti dall’architettura. Sebben mi sia noto ciocché mi si può dire in contrario, e che questa mia proposizione sarà forse tenuta per fantastica e temeraria. E se da’ Greci si pubblica il vantato editto, non si consacrò mai, ch’io sappia, da loro ad alcuno scultore, o pittore, a qual nume alcun tempio, come a Dedalo architetto. E che se Fabio, Lucio, Massimo, e tutti gli altri già menzionati dipinsero, l’architettura esercitarono Dedalo suddetto, Trofonio, ed Agamede tutti e tre di regal greco sangue, Cofuzio, Caio Muzio, ed altri celebri, e chiari membri della Romana cittadinanza, e non vi fu quasi, né v’è, né vi sarà forse mai gran Monarca, ed illustre Capitano, che o poca, od assai cognizione non avesse, non abbia, e non debbia avere, e non avrà della militare almeno, se non della civile. Laonde considerando ancor di ricapo, e con più fissa attenzion della prima, che l’opere dell’una, e dell’altra od avuto non avrebbero
p. 11 [18]